Naufrago (aka una metafora di vita – Racconti di sogni)

Il naufragio, tutti salvi!
Un’onda anomala ha rotto il vetro della casa in cui finalmente avevi deciso di entrare per ripararti, la porta si è spalancata e l’acqua è entrata impetuosamente nella stanza insieme a quella scheggia di vetro, è arrivata dritta al tuo ventre, vicino all’ombelico, ho visto che ti accasciavi a terra e ho visto sulla tua camicia scura, un alone impercettibile che si espandeva; ma tu sei l’uomo più forte che io conosca e non curante del dolore ti sei rialzato per andare a vedere cosa stava succedendo alla due navi sulla riva. Un’altra onda, a quel punto ho gridato: “Basta! Devi stare dentro, abbassa la testa e salvati!”, e incredibilmente mi hai ascoltato, sei entrato e all’ennesima ondata, ti sei abbassato, vicino al tavolo.
Ho cercato tra le cianfrusaglie, qualcosa che ti aiutasse con il dolore e con il sangue, per fortuna la ferita era superficiale!
Gli altri ci hanno raggiunto.
Il naufragio, solo un ferito, ma è salvo!

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